martedì 2 maggio 2017

Tra i campi e per la pioppeta gigante


Seconda tappa, Palmanova - Palazzolo dello Stella, 34 km.

Quando raggiungo il limitare del campo la sequenza di alberi s'interrompe e dopo una svolta a sinistra mi ritrovo a camminare lungo l'autostrada, ma tranquilli, sono al di là di una rete. Tre camionisti passando mi vedono e lanciano alto lo squillare delle loro trombe, salutandomi con la mano. Fa piacere. 
Arrivo a Porpetto, grazioso mini paese e mi fermo a fare la prima sosta: piedi liberi, acqua e ci scappa anche una barretta buonissima. Me la voglio prendere comoda, la tappa è lunga ed io di riflesso allungo la sosta; riparto quando mi sento realmente pronto e mi infilo nuovamente nei campi. Pochi chilometri e mi debbo fermare per forza: sui muri delle case di Chiarisacco, frazione di San Giorgio di Nogaro ci sono dei murales bellissimi, uno addirittura occupa un'intera parete. Scatto foto a raffica e quando penso di aver visto tutto attraverso il ponticello pedonale che scavalca il canale e mi ritrovo a San Giorgio, di fronte a dei piloni che sostengono una strada alta e che sono pieni zeppi di meravigliosi graffiti street art style. Insomma un luogo dove l'arte (quella bella) si impossessa dei muri senza deturparli è un luogo meraviglioso. 
Proseguo velocemente e arrivo a Carlino dove finalmente divoro la banana del giorno, un arancia extra e sostituisco la scarpa col sandalo. Il caldo è salito in cattedra, mancano ancora 12 km e voglio chiudere. 
C'è il tempo per attraversare un'area naturale protetta e incontrare Donna Fabiola, la paladina delle orchidee, che sta cercando esemplari da salvare da un'imminente potatura dell'area da parte della municipale. 
Manca poco, il caldo sale e gli ultimi tre km di asfalto me li risparmierei volentieri ma stringo i denti et voilà, arrivo a fine tappa. 

Credo che una doccia così non ritorni mai più.

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