domenica 21 maggio 2017

Io e i Gonzaga, la prima volta


Ventesima tappa, Rivalta sul Mincio - Mantova, 15 km.

Non ho molta da dirvi oggi, la tappa è stata assai breve ma qualcosina da raccontare ce l'ho.
Esco da Rivalta presto e, si sa, alle ore preste i piccoli borghi sembrano piu dei paesi fantasma. 
Seguo la ciclabile a bordo strada fino a quando non arrivo ad una curva dove un grosso cartello dice Grazie. "Prego" faccio io e mi accomodo.
C'è una chiesa veramente strana qui, piena di cose bizzarre: è il santuario della Beata Vergine. Cominciamo col dire che dal soffitto penzola un coccodrillo, uno vero; è impagliato e risulta innocuo ma sapere il perché sia lì inquieta non poco: secoli fa la chiesa identificava nei rettili e nei draghi (quelli di Harry Potter per capirci) il male e averne uno a mo di prigioniero, anche se imbalsamato, significava dominarlo. 
Non è tutto qui: le pareti, preziosamente intagliate nel legno, pullulano di tanti buffi manichini che rappresentano i peccati e le relative punizioni. Si chiude in bellezza con una bella serie di ex voto dipinti su legno le cui grazie ricevute fanno riferimento ai più bizzarri incidenti mai visti, almeno per l'epoca. Il tutto mi garba assai ma inizia la messa e abbandono Zi' prete e i fedeli alle loro preghiere.
Mantova é a soli 9 km e io smanio, per cui gambe in spalla e pedalare.
L'ingresso è da brivido, si cammina lungo l'argine del fiume fatto lago in un paesaggio da brivido. Decido di fermarmi su una panchina e riposare un secondo quando una donna mi si avvicina e mi chiede perché ho lo zaino più tutta un'altra sfilza di domande impertinenti. È solo il primo atto di uno scherzo ordito e attuato da due gaglioffi che rispondono al nome di Andrea e Sara. Andrea è l'inventore di questo percorso indi mio temporaneo demiurgo, Sara è la sua compagna pellegrina. 
La giornata cambia completamente faccia e fino alle 16,30 ho guide, coccolatori e narratori personali.  
Giriamo la città, mangiamo bene, ci adagiamo all'ombra degli alberi lungo il lago e parliamo, parliamo tanto ed è quello che ci voleva. Grazie (non quella del coccodrillo).

Non voglio parlarvi di Mantova, è una città che va scoperta e vissuta per cui vi faccio un invito al viaggio.
Ora sono qui, lungo il lago, ad aspettare il tramonto: la tappa breve è finita, domani si ricomincia a fare sul serio.
Keep on walking.

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