venerdì 23 settembre 2016

Subasio, Giubasio


Nona tappa: Assisi - Foligno, più o meno 24 km.
Canzone del giorno: There is a light that never gors out degli Smiths.

Assisi è un paese in salita ma la Via oggi è stata più in salita di lui. Subito fuori dalla porta più alta di Assisi il sentiero si inerpica subito feroce senza fare alcuno sconto: pendenze tibetane e tanta fatica. Oggi però c'è un integratore speciale nella mia borraccia emotiva ed è Nstascia, vice direttore delle Edizioni dei Cammini, la mia casa editrice. Camminerá con me per tre tappe fino a Spoleto. Andiamo su ognuno col suo passo, senza fretta che in situazioni come questa la lentezza è d'obbligo. Quando usciamo dal bosco lo spettacolo che ci si apre davanti è di quelli che fanno girare la testa, vertigo e voglia di volare ed in effetti qualcuno che vola c'è: sei o sette temerari del parapendio giocano ad inseguirsi nel cielo con evoluzioni lente e armoniche.
Il cielo è di un blu oltremisura, e quando arriviamo in cima, a toccare la croce di legno, due aerei disegnano con le loro scie una gigantesca X nel cielo e le due croci si amalgamano in un gioco mistico spettacolare. Si resta un po' lassu, a guardare il panorama della vallata, parlando piano e con poche parole. Quando è l'ora di scendere è sempre un po' triste perché on alto si sta bene, ci si sente più forti, dei semidei con gli scarponi e lo zaino. La discesa è lunga e altrettanto faticosa  ma ci sono tanti animali ad accompagnarci: i grilli (grulli) dalle ali rosse, le lucertole impaurite e sopratutto tante farfalle, leggerissimi colori volanti pieni di grazia e gentilezza, gli esseri più belli al mondo.
Arrivare a Spello dall'alto fa uno strano effetto, sembra quasi di planarci sopra sorvolando gli ulivi. La cittadina è una vera meraviglia e sarebbe da rimanere ma ci sono ancora  cinque km fino a Foligno: tempo di andare, di chiudere la tappa.

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