giovedì 22 settembre 2016

La salitaccia e il Testimonium


Otava tappa: Biscina - Assisi 26,5 km.
Canzone del giorno: Follow the river dei Calexico.

Sono partito presto stamattina, alle 7,30; dovevo arrivare ad Assisi in tempo utile per farmi una doccia e arrivare pesentabile alla presentazione in libreria e ce l'ho fatta. Ma è stata dura, durissima. All'inizio si scende, prima su asfalto e poi su strada bianca poi ariva il bosco e la strada diventa sentiero; c'è ancora del fango ma è in via di essiccamento. È un su e giù morbido fino a Valfabbrica poi c'è la salita disumana da fare. Qui il fango è ancora mollo per cui scelgo la strada che fa 300 metri di dislivello con pendenze brutali. Quando arrivo su sono da strizzare e annaspo ma la vista mi rincuora e mi fa sentire subito meglio. Ora è tutta in discesa. Dopo pochi metri incontro degli operai fermi ad una piccola area sosta con tanto di fontanella; ne approfitto per riempire la mia borraccia mentre loro sorseggiano tranquillamente un grechetto. 
La discesa er rapida e porta dritta verso la piana sotto Assisi. Mi illudo che sia finita, la città e lì a due passi, puoi quasi toccarla ma la città è alta, è uno sperone ardito e per arrivarci bisogna compiere l'ultima ascesa. Passo lento ma determinato, il caldo mi fiacca, poi mi fiacca lo zigzagare fra i turisti spaesati e infine mi fiacca (e mi fa anche incazzare) l'ottusitá del militare col fucilone che non vuole farmi passare perché in tasca ho il coltellino da campeggio (che fra le altre cose può fare assai meno male del suo fucilone), che non vuole tenermelo nemmeno per 5
minuti, che non si arrende nemmeno davanti alla credenziale e al mio evidente status di pellegrino. Testa di legno. Fortunatamente la mia amicha che, mi, ospita mi porta alla Porziuncola e lì me la sbrigo in 5 minuti.  Sti soldati coi fucili spianati ovunque cominciano a starmi veramente sul piffero. 
Notte.

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