mercoledì 10 giugno 2015

Sana fatica e magica doccia

Seconda tappa, da Oulx a Susa, in teoria 25 km. Perché in teoria? Perché si sa, chi lascia la via vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova; avete presente quando cambiate la fila alla cassa del supermercato e finite per metterci il triplo? Ecco, quello. Ma andiamo con ordine: tutto era partito alla grande, con lo splendido Sentiero dei Franchi che correva a mezza costa, l'incontro con tre cervi, le brevi chiacchiere con una guardia forestale e l'arrivo nel meraviglioso borgo di Exiles. Qui doveva esserci il "visitandum est" più imortante del giorno, il grandioso forte di Exiles , colossale e minaccioso bastione che faceva da tappo fortificato all'alta Val di Susa (e lo fa ancora). Ci fu rinchiuso uno di quegli outsider misteriosi e affascinanti di cui la storia dell'Europa pullula: la Maschera di Ferro. Non voglio tediarvi con la sua storia e presunta identità, fatevi un giro sul web o, se vi piace Di Caprio vedetevi il romanzatissimo film. Dicevo che doveva essere il clou della giornata e invece... chiuso, nonostante i soldoni spesi per realizzare un avveniristico ascensore e facilitarne l'accesso, chiuso. Dovevo capirlo lì che qualcosa sarebbe andato storto. Da Exiles in poi la mia guida e la segnaletica ufficiale si sono fatti la guerra, e io, come dicevo prima, ho cambiato fila e cassa e mi sono beccato un surplus di 4 o 5 km. Certo all'inizio è stato bello (tutto è più bello della statale) vigneti, muretti a secco, mi stavo quasi esaltando. Poi sono iniziati i saliscendi, i boschi lugubri, la segnaletica latitante, le pietre scivolose, di nuovo i boschi lugubri, le tre vecchie vestite sgargianti e apparse dal nulla (tranquilli, niente streghe), le fronde invadenti e grondanti e infine la pioggia (santa mantella proteggimi tu). Insomma non si arrivava mai. Poi Susa è apparsa, radiosa (nonostante il tempaccio) con le sue rovine romane, i palazzi vecchi, i portici ombrosi e l'accogliente Convento di San Francesco da cui vi scrivo, dove ho messo il mio primo timbro sulla Credenziale e dove dormirò come una pietra. Due sono, alla fine, le vere gioie di questa lunga giornata: quella bella sensazione di essere stanchi morti ma sani e i 20 minuti di doccia calda che farebbero sembrare rubicondi anche Morticia e Gomez Addams.
Saludos amigos.

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