domenica 19 luglio 2015

Le mosche, le nocchie e l'anticaglia bella

Vetralla - Sutri, 24 km.
Una tappa molto bella, non c'è che dire. 
Sono partito alle 5,30 da Vetralla cominciando con un lungo rettilineo in salita che avrebbe affossato chiunque... chiunque ma non me.
Arrivato in cima la strada spiana e attraversa un piccolo paese per poi diventare sterrata ed entrare in un bosco meraviglioso fatto di querce antichissime e altri alberi enormi. Il bosco è solo per pedoni e mountain bikers e camminarci è un vero piacere. 
Unica pecca del luogo l'elevatissimo numero di mosche presenti che, essendo io l'unico essere  umano nel giro di km, si accaniscono su di me, circondandomi il viso di un invadente e rumoroso svolazzare. Forse si tratta delle temutissime Mosche Vampiro, perché appena si
abbandona la dolce ombra degli alberi secolari e si esce su un grande prato assolato spariscono.
Poco dopo però, finito il prato e passato uno slargo con un paio di case, il bosco ricomincia e le mosche pure. Comunciano a saltarmi i nervi, mi immagino con una racchetta stermina insetti in mano a dar battaglia, mi vedo intento a intagliarmi un piccolo paletto di frassino (ma non so minimamente come è fatto un frassino), mi idealizzo con una mega lattina di raid (roba da tipo 25 litri) ma niente, loro non hanno nessuna paura
dell'immaginazione umana.
In mio soccorso arrivano nuovamente lo spazio aperto e il sole; il bosco è finito, laudamus.

Da qui in poi sono praticamente solo noccioli, campi e campi coltivati a nocchie. Sono bassi, larghi e fanno una di quelle ombre tentatrici che attirerebbe chiunque... chiunque ma non me. Tiro dritto poi improvvisamente dal nocciolame emergono dei ruderi: sono le torri d'Orlando. Due sono tombe romane e la terza è una torre che apparteneva ad una chiesa romanica che non esiste più, anticaglia d.o.c. insomma. Il luogo è molto suggestivo e il silenzio assoluto lo rende ancor più magico.
Da lì a Capranica è poco. Il borgo antico merita la visita per cui scelgo la "via alta" traversando il botgo da porta a porta.
Scendo per una riida scala fino ad un piazzale dove il sentiero riparte con una pendenza vertiginosa. Il caldo è arrivato e si sente ma a Sutri mancano solo 5 km e a testa bassa me li macino tutti. 
Sutri è un gioiellino, con l'anfiteatro scavato nel tufo, le chiesette e il delizioso borgo. Ci sono già stato ma ci tornerò nel pomeriggio per una passeggiata e qualche foto.
La tappa si conclude qui.

A Roma mancano 58,9 km. Sempre più vicino.

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