sabato 30 settembre 2017

Sul Carso, fra le trincee con le Mule

Terza tappa, Duino - Monfalcone, 13 km

Potreste pensare che una tappa breve abbia poco da raccontare, ma se avete la compagnia giusta anche un singolo chilometro può essere ricchissimo. Oggi è stato così.
La cronaca.
Incontriamo Mirella, Vivi, Dolly e Cristina, le Mule di Monfalcone, esattamente dove avevamo lasciato il sentiero ieri; poche centinaia di metri e arriviamo a S. Giovanni in tuba, splendida chiesa romanica che, al suo interno, ospita i resti delle mura dell'antica cappella  longobarda. C'è dell'acqua per terra, perché questo è pur sempre un luogo di risorgive e l'acqua risorge ovunque. Appena fuori dalla chiesa, per esempio, da uno sperone di roccia, esce il Timavo, fiume carsico che nasce e sparisce in Slovenia per riapparire proprio qui, dopo un lungo e buio passaggio sotterraneo.


Bisogna fare un lungo tratto di asfalto, poco piacevole come tutti i suoi slimili,i ma poi per fortuna si torna a camminare nel bosco e ci si immerge nel Carso, dove tutto torna spettacolare. Ad attenderci ci sono le trincee della prima guerra mondiale, strappate alla fitta vegetazione e restituite alla popolazione; sono lì come testimonianza dell'orrore della guerra e come monto a non ricadere in verti errori. Camminarci dentro fa venire i brividi, così come il pensiero dei tanti ragazzi che ci hanno vissuto e combattuto, spesso senza fare ritorno a casa.

La tappa successiva è la rocca di Monfalcone, candido bastione che da un'alta collina domina la città. Le Mule ne approfittano per cantarci la sua canzone e poi tutti giù, verso la piazza centrale, un tempo bellissima e ora ridotta a una spianata in pietra. 
È il momento del ritual: birra fresca,  stuzzichini e tante chiacchiere in.allegria. 
Rimangono gli ultimi due chilometri da fare e le Mule ci scortano fino all'accoglienza raccontandoci del gigantesco cantiere navale, della sua storia e del quartiere costruito apposta per operai e dirigenti.
Ora, io le grandi navi non le sopporto, soprattutto quando le vedo sfilare nella mia amata Venezia, e vedere una città completamente votata (e soggiogata) da questi condomini natanti mi mette tristezza.
Dopo una sana doccia e un po' di riposo usciamo per andare a fare una passeggiata lungo il mare e goderci un tramonto di rara bellezza, funestato solo da agguerriti stormi di zanzare antropofaghe pronte a tutto per cibarsi del nostro sangue. 
La cena di pesce che segue è di quelle da ricordare, così come il calore dei proprietari dell'accoglienza e possiamo alfine andare a dormire felici e soddisfatti.
Grazie Mule, è stata una bellissima giornata.



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