mercoledì 27 settembre 2017

L'Osmiza, la frasca e il mare dall'alto


Prima tappa, da Muggia a Trieste, 24 km

Poche parole per raccontarvi la tappa di oggi, la prima della Via Flavia.
Iniziamo col dire che siamo partiti col botto, per la presenza di Renato Cavaliere, ideatore della via Flavia, che ha avuto il buon cuore di camminare mezza tappa con noi.
La tappa è iniziata a Muggia e si è conclusa dopo circa 24 km nella splendida Trieste.
Si Inizia in salita, per guadagnare quota e aggirare, in alto, la zona industriale e il centro di stoccaggio dell'oleodotto.
Si attraversano boschi meravigliosi, si passa per un biotopo formato da cinque splendidi laghetti pieni di tartarughe e si attraversano piccoli paesini come Dolina e Bagnoli. È qui che Renato ci lascia, non dopo averci offerto una birra fresca e averci promesso di fare un aperitivo con noi a Trieste più tardi.

Ci rimettiamo in cammino e dopo nemmeno un chilometro dobbiamo fermarci nuovamente. È il tempo dell'Osmiza, quello che noi a Roma chiamavamo la fraschetta: le frecce rosse con appesa una frasca appunto, indicano l'ingresso di una casa con giardino dove un produttore di vino, per una settimana all'anno, può vendere il suo vino insieme a formaggi, salumi e il famoso uovo sodo. Un quartino di bianco non ce lo leva nessuno e ripartire, in salita, per guadagnare la ciclabile risulta un'impresa titanica.

La vista sul mare è bellissima e la pista scorre sul tracciato di una vecchia ferrovia . In costante discesa, e con l'attraversamento di una galleria (illuminata) ci porta dritti dritti in città. Trieste è un sogno, ogni volta che ci vengo ho un tuffo al cuore, e oggi non fa eccezione. Dopo il meritato riposo all'ostello ci incontriamo nuovamente con Renato, e ceniamo ascoltando i suoi racconti sulla Barcolana, la regata enorme, che si svolgerà la prossima settimana. Gregorio se l'è cavata benissimo e, a parte qualche acciacco al polpaccio, è entusiasta di questa avventura, esattamente come me.
Saludos amigos.

Nessun commento:

Posta un commento