venerdì 22 settembre 2017

La tappa dura e l'agognata meta

Quarta tappa, da Picciano a Matera, 28 bloody km.


Conquistare una città, guadagnarsela, è una gioia che noi pellegrini e camminatori conosciamo bene; la fatica, il sudore, i muscoli dolenti, le labbra secche che reclamano acqua, sono tutti i pezzi di un colorito puzzle che si chiama Cammino che è, per molte persone, una vera linfa vitale. Arrivare oggi a Matera dopo una tappa lunga, segnata da sole a picco, tanto caldo e larghi spazi desolati è stata veramente dura, soprattutto gli ultimi  chilometri tutti in salita,ma questo ha reso l'affaccio sulla Gravina di Matera e sui Sassi ancora più spettacolare e intenso.
È vero, ora sono sul letto dell'ostello che faccio fatica a mettere giù i pensieri, le tante riflessioni emerse durante la giornata, una giornata in cui il gruppo dei magnifici sei si è più volte sfilacciato per ricongiungersi nel più classico dei cammini ad elasticum. 

Sarò quindi breve dicendovi che il paesaggio è stato una pugnalata di bellezza al cuore, che le gravine saranno un solco indelebile nella mia memoria e che Angelo, Claudio e Lorenzo sono gli amici che vorresti incontrare sempre.
Esco da questa esperienza con la Puglia nell'anima: i suoi colori, i suoi odori, i suoi sapori sono stato il valore aggiunto di questa memorabile quattro giorni. Il Cammino Materano mi aspetta per una conoscenza più approfondita, e io non lascerò passare troppo tempo.
A presto !!!



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