Prima giornata di cammino dal valico del Monginevro fino a Oulx, 26,5 km. Tappa bellissima con scorci meravigliosi sulle montagne resi ancora più piacevoli grazie a condizioni climatiche decisamente insperate viste le previsioni di ieri che davano tuoni, fulmini e saette. Il percorso originale della via Francigena correva un tempo lungo il fondovalle (e lo fa anche ora) ma la guida che sto utilizzando ha pensato bene di farmi risparmiare lo stress e la puzza della statale 24 trovando delle valide alternative fra i boschi. Certo, l'inizio è di quelli che non si dimenticano: 2,5 km di salita infame che hanno messo a dura prova i miei muscoli freddi. Poi si arriva a una radura circondata dagli alberi dove il sentiero spiana e si snoda piacevole fra conifere, fiori bellissimi e tanto tanto silenzio. Unici rumori i richiami degli uccelli e il lento soffiare del vento fra i rami.. Tanti animali, tantissime farfalle che mi gironzolavano attorno (una piccola arancione e bianca mi ha "scortato" per un bel pezzo), tanti pennuti simpatici e poi lui, il capriolo. Un incontro bellissimo, una cosa alla Stand by me, non so se avete presente, tre secondi forse tre secondi e mezzo di stasi assoluta in cui siamo guardati senza muovere un muscolo, poi lui è andato per la sua strada e io ho ricominciato la mia. Brividoni.
Lunghi tornanti di sterrata mi hanno fatto scendere fino a Cesana Torinese, grazioso paesino ricco di fontanili che regalano acqua gelata a chi ha sete e vuole rinfrescarsi il viso, la migliore acqua che si possa bere: altissima, purissima e buonissima. Una splendida cagnona con gli occhi arancione acceso ha pensato bene di leccarmi tutto mentre scambiavo due chiacchere con il suo proprietario ed è stato un altro bellissimo incontro, non c'è che dire.
Per uscire da Cesana bisogna farsi un km di statale ma si abbandona subito per risalire verso lo splendido paesino di Mollieres, tutto case di legno, fioriere traboccanti colore e fontanili (il vero leit motiv del luogo); da lì si prosegue fra cascatelle e piccoli saliscendi fino al paese semi abbandonato di Solomiac. Tantissime le case diroccate con i tetti fatti di pesanti lastre di pietra, vecchie stalle e abitazioni che nessuno vuole più. Ma c"è anche una casa ristrutturata tutta dipinta che sfoggia una meridiana bellissima recante la scritta "vita fugit sicut umbra" un monito per chiunque non riesca proprio a trovare la sua strada nel mondo o il giusto modo per vivere. Proprio come quelle teste di legno che non hanno niente di meglio da fare che marchiare con i loro stupidi simboli ogni cosa che trovano: tantissime, troppe le svastiche e le celtiche che si vedono sui muri, sui cartelli stradali, persino sugli alberi. Ora ,voi sapete come la penso, ma qui non si tratta di una questione politica, non solo almeno, qui si tratta di etica, di rispetto del proprio territorio, di capire l'enorme abomino di dpingere una svastica accanto al simbolo del pellegrino come mostra la foto qui sotto. Mi arrabbierei anche se al suo posto ci fosse una falce e martello; nonostante il mio ideale sia lì. Come si dice: la madre degli stolti è sempre incinta.
Torniamo al percorso.:da Solomiac si ritorna sulla statale e sono 6km giù fino a Oulx, non si scampa. Poi finalmente è doccia, letto e piedi nudi (e curati a dovere).
A Roma mancano attualmente 887,7 km; e domani la tappa da Oulx a Susa ne toglierà altri 25. Ve l'ho già detto che adoro camminare?
Sei il migliore!! Da come descrivi mi sembra di essere in cammino con te..! Concordo appieno circa la mamma degli stolti... Buon proseguimento!!!
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