venerdì 4 maggio 2018

Il diavolo fece il ponte e vinse un maiale



Sono le sette di mattina e apro la finestra con la consapevolezza che oggi il clima sarà diverso; il sole e lì e ha iniziato a lottare contro le nuvole la sua guerra: combatte per prevalere, perché ci vuole bene e vuole darci nuovamente la possibilità di camminare asciutti. 

Oggi i chilometri sono quasi diciotto ma si scenderà verso il fondovalle, verso il corso del Serchio e verso un ponte famoso in tutto il mondo.

La prima parte della discesa è tutta su strada ma gli affacci sulle Apuane sono pazzeschi e la Pania Secca è la vera regina del paesaggio, isolata com'è, forte della sua altezza. 

Anni fa ne scalai la cima rimanendo insoddisfatto, a causa di una forte nebbia che non permetteva di vedere nulla al di fuori di sé stessa. Oggi la cima si staglia limpida fra le nuvole e il cielo azzurro e cerco di tornare con la fantasia a quel momento, immaginando di osservare l'orizzonte smisurato, di guardare il mondo intero sotto di me. 
Passiamo davanti a una bella chiesa e poi incontriamo il ponte, non quello famoso ma un suo parente più piccolo che scavalca un fiumiciattolo. È il ponte di Loppia e dopo averlo percorso, ci ritroviamo ad affrontare una ripida salita su un selciato viscidissimo; è come camminare sul ghiaccio, si rischia di cadere a faccia avanti per poi scivolare nuovamente a fondo valle e ripartire dal via. Riusciamo con qualche difficoltà a risalire verso Filecchio (dove bissiamo la colazione) e poi a Ponte all'Ania, Ma la sorpresa più bella è il borgo di Ghivizzano, piccolo, avvolto in un profumo di polenta e baccalà e pieno zeppo di gatti; il più socievole è sicuramente Bruno, simil certosino dalle lunghe zanne che prende Samantha come tutrice personale e la riempie di fusa e peli. 
Non manca molto a Borgo a Mozzano ma preferiamo evitare la salita a Rocca e tirare dritto sulla provinciale: Samantha deve tornare a Lucca per un turno di lavoro e i tempi per i treni sono un po' stretti. Ci prendiamo però il tempo per cavalcare il Ponte, quello famoso, quello della Maddalena, o del diavolo se preferite (la leggenda che riguarda lui e la costruzione del ponte è molto piu divertente).

Borgo a Mozzano è quasi tutta qui, appoggiata al suo ponte, quello storico, dove i pellegrini passavano per andare a Lucca e ricongiungersi alla Via Francigena e sentiamo di essere nel posto giusto, di appartenere in qualche modo a questo luogo.

Domani sarà l'ultima tappa, domani si chiude.


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