domenica 29 aprile 2018

Buona la prima



La prima è andata, ed è andata bene. La Via del Volto Santo e la Via Francigena per una buona metà del percorso odierno si sono divise il palcoscenico, sono andate a braccetto, si sono volute bene di un affetto indissolubile.... almeno fino a Virgoletta, che viene dopo Filetto, come in un buffo gioco di parole. Qui la relazione si è frantumata in un bivio di quelli insindacabili: la Francigena tira dritto costeggiando il cimitero, noi, ovviamente, svoltiamo a sinistra.
Tanti ricordi ci si sono risvegliati nella testa, a ognuno i suoi, perché quella Via l'abbiamo percorsa sia io che Samantha, e quando hai cavalcato il fulmine la corrente ti resta nel corpo in forma di memoria. La Pieve di Sorano miracolosamente aperta, zi' prete, la vecchina con la cariola che mi chiede di salutarle il santo padre, il maneggio, gli alberi strani e poi il meraviglioso micro-borgo di Filetto, superbo luogo di quiete. 
Sia chiaro, non è stato tutto rose e fiori, 28 km sono tanti e anche se i dislivelli sono stati poca roba (a parte un paio di salitacce fangose) la tappa è stata lunga, molto lunga. 
Un po' di asfalto, sentieri e sterrati è dove abbiamo posato oggi i nostri piedi, avvolti da una vegetazione spesso lussureggiante e immersi in un sottobosco pieno di profumi e piante bellissime, fra cui la meravigliosa Orchis Purpurea, un'orchidea spontanea ammantata di fascino e colori viola. Tantissimi animali ci hanno fatto compagnia, a partire da tanti cavalli,  passando per mucche che riposavano oziose in mezzo ai campi e pecore a godersi l'ombra degli alberi.
Anche le Alpi Apuane non ci hanno mai abbandonato, mai; ci hanno tenuto costantemente d'occhio dall'alto delle loro cime, e credo sia chiaro a tutti che di sentinelle così ti puoi fidare ciecamente. 
Camminare con Samantha è un vero piacere, il giusto mix di chiacchiere e silenzio, passo spedito e sincronia nelle pause; posso dire che l'Orso Test è stato superato brillantemente. Quando ci siamo affacciati da un balcone naturale che come una cornice inquadrava il paese di Monti di Licciana Nardi ai nostri piedi e le Apuane sullo sfondo, abbiamo tirato fuori un sospiro comune, non tanto perché la tappa era finita, ma perché eravamo certi di aver fatto un buon lavoro. Come dicevo all'inizio, la prima è andata, ed è andata bene.


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